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«La bande dessinée ha dimostrato di essere veramente adulta, di poter raccontare tutto, come la grande letteratura. Io l'apprezzo sempre di più», ha detto il disegnatore italiano Milo Manara, durante un incontro con i fan (ma lui ora sta lavorando, non senza difficoltà, ai supereroi americani di X-Men). Non è difficile credergli, girando per il capannone dove sono esposti i lavori della selezione ufficiale. Sono tantissimi i nuovi titoli destinati a un pubblico adulto o esigente. Trattano con profondità e intensità il senso della vita, la morte, la malattia, la violenza, le disuguaglianze sociali e di genere, la politica, la guerra, la disoccupazione, il sesso, l'amore, il disagio dell'uomo nella società contemporanea.
Si scorrono le immagini dove il fantastico irrompe in un quotidiano apparentemente senza storia tracciate da disegnatori sudafricani, ci si immerge nelle atmosfere bluastre e anguste della piscina dove il protagonista di Le goút du Chlore si innamora per la prima volta, ci si perde osservando gli incredibili mostri mitologici di Shigeru Mizuki. Per arrivare poi, con stupore, a riconoscersi in un cagnolino stilizzato.
lara.ricci@ilsole24ore.com